Stele a falsa-porta di Iri

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Stele a falsa-porta di Iri
Stele a falsa-porta di Iri
Sala I. Reperti epigrafici

Le stele funerarie, nelle parole stesse degli Egizi, servivano a "rendere vivo il nome" del defunto e a garantirgli la vita ultraterrena. Raffigurato nell’atto di ricevere doni e offerte da membri della sua famiglia, il defunto appare sempre seduto davanti a una tavola imbandita.
La stele a falsa-porta, che è uno sviluppo del più antico uso di inquadrare le stele in una facciata di palazzo, si trovava nella tomba, precisamente nella cappella funeraria, luogo accessibile ai vivi e in cui si svolgeva il culto per il defunto. Proprio davanti a questa “porta” i parenti in vita depositavano le offerte di cibo e bevande necessarie per la sua vita ultraterrena.
Questa stele apparteneva a Iri-en-achti, detto Iri, che esercitava la funzione di sacerdote del culto del faraone Cheope (IV dinastia) e di sovrintendente della sua piramide a Giza, la più maestosa mai costruita.